Listeria – sintomi e cause
La listeriosi è una malattia infettiva causata dal batterio Listeria monocytogenes, che può essere particolarmente pericolosa per donne incinte, neonati, anziani e persone con un sistema immunitario indebolito. La trasmissione avviene principalmente attraverso il consumo di cibi contaminati. In questo articolo, esploreremo in dettaglio i sintomi di questa malattia, le sue cause principali, nonché le modalità di prevenzione e trattamento.
Che cos’è la listeriosi?
La listeriosi è un’infezione causata dal batterio Listeria monocytogenes. È una malattia relativamente rara ma può essere molto grave e talvolta mortale. Questo batterio è particolarmente resistente e può crescere anche a temperature del frigorifero, il che rende il controllo della contaminazione particolarmente difficile.
Essendo in grado di attraversare la barriera intestinale, la barriera emato-encefalica e la placenta, Listeria monocytogenes è in grado di causare infezioni gravi e diffuse. In donne incinte, l’infezione può portare al parto prematuro, al nascituro morto o a gravi infezioni neonatali.
Sintomi della listeriosi
I sintomi della listeriosi variano a seconda dell’individuo e della gravità dell’infezione. Nei casi lievi, i sintomi possono includere febbre, dolori muscolari, nausea e diarrea. Tuttavia, se l’infezione si diffonde al sistema nervoso, i sintomi possono aggravarsi e includere mal di testa intensi, rigidità del collo, confusione, perdita di equilibrio e convulsioni.
Nelle donne in gravidanza, la listeriosi può non presentare sintomi evidenti o manifestarsi solo con sintomi lievi simil-influenzali. Tuttavia, le conseguenze per il feto possono essere molto gravi, portando a complicazioni come aborto spontaneo o morte neonatale.
Cause e trasmissione della listeriosi
Il principale veicolo di trasmissione di Listeria monocytogenes è il consumo di cibi contaminati. Alimenti frequentemente associati a casi di listeriosi includono carni lavorate, come salumi e hot dog, prodotti lattiero-caseari non pastorizzati, frutti di mare crudi e verdure crude.
Listeria monocytogenes può contagiare gli alimenti in varie fasi della produzione, dalla raccolta alla distribuzione. Una volta contaminato l’alimento, il batterio può moltiplicarsi anche a basse temperature, rendendo il frigorifero un potenziale ambiente di crescita.
Diagnosi e trattamento
La diagnosi di listeriosi si effettua solitamente tramite un esame del sangue o del liquido spinale, che può rivelare la presenza del batterio Listeria monocytogenes. Altre indagini possono includere esami delle urine o tamponi della gola.
Il trattamento della listeriosi include l’uso di antibiotici. È importante iniziare il trattamento il più presto possibile, specialmente in gruppi ad alto rischio come anziani, neonati, donne incinte o persone con sistema immunitario indebolito. In alcuni casi gravi, può essere necessario il ricovero in ospedale.
Prevenzione della listeriosi
La prevenzione della listeriosi si basa principalmente sul controllo e sulla prevenzione della contaminazione degli alimenti. È consigliabile evitare il consumo di carne cruda o poco cotta e di latticini non pastorizzati. Lavare bene frutta e verdura e cuocere bene gli alimenti aiuta a ridurre il rischio di infezione.
È inoltre importante mantenere la cucina pulita, lavare le mani regolarmente quando si manipolano alimenti e assicurarsi che il frigorifero e gli utensili da cucina siano puliti e disinfettati regularmente.
La listeriosi è una malattia seria, ma con le giuste precauzioni, il rischio di infezione può essere notevolmente ridotto. È fondamentale essere consapevoli delle proprie condizioni di salute e di quelle delle persone a rischio nell’ambiente familiare, per adottare le misure preventive più appropriate.